I vigili del fuoco scrivono al Prefetto: “Troppi tagli, ci sentiamo abbandonati dalle Istituzioni”

Scriviamo la presente lettera in qualità di delegati sindacali, ma sopratutto come portavoce di centinaia di Vigili del Fuoco. La consegniamo a lei, in quanto rappresentante dello Stato Italiano, lo stesso che da alcuni decenni continua ad affliggere la nostra amministrazione con tagli finanziari , esasperando le condizioni di lavoro degli operatori VF e allo stesso tempo, compromettendo pesantemente la sicurezza dei cittadini. Tale “sicurezza”in questi giorni e’ continuamente millantata da tutti i media,che si trovano a commentare l’ultima manovra finanziaria detta di “stabilita”la quale di nuovo prevede ulteriori tagli alle forze dell’ordine.

Abbiamo avuto modo di apprezzare l’intervento del capo della Polizia, Dott. Alessandro Pansa, che denunciava in pubblico l’ennesima mutilazione dell’apparato di Polizia, ma aimé non ho avuto modo di vedere, ne sentire, ne leggere il disappunto del capo del “Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco”. Ci saremmo accontentati comunque, del commento di qualche dirigente con qualifica inferiore. Anzi in questi ultimi tempi,ci troviamo ad affrontare da una parte, le difficoltà operative generate dai tagli di personale e di mezzi, dall’altra dobbiamo registrare, purtroppo, anche dei comportamenti antisindacali da parte dei nostri dirigenti. Tutto ciò sta instaurando nei soccorritori un senso di “abbandono istituzionale”, ponendo la situazione su un piano deleterio e corroborante. Speriamo di sbagliare,ma tutti i segnali che arrivano a noi, in basso, marcano sempre più i contorni di una spaccatura tra settore operativo e dirigenza e questo,nella situazione politica attuale, non può che generare dubbi sul futuro del Corpo. Credo che le rispettive istituzioni statali ci devono delle risposte. Sembra quasi,e ripeto:sembra che il nostro operare,non serva più allo Stato….salvo che a volte, i nostri sig. dirigenti ,si fanno vedere in pubblico per raccoglierei frutti mediatici,nel commentare una tragedia come quella della Costa Concordia o qualche evento di calamità.

Abbiamo scelto questo giorno di commemorazione e di festa, perché oltre ai soliti bei discorsi (certo doverosi), la sua attenzione possa recepire il vero sentimento che viene dal basso, da quelle persone che danno molto allo Stato espletando il proprio dovere, come tutti possano vedere ogni giorno…..qualcuno anche la vita. Come nostro collega e amico Davide, che oggi senza dubbio, verrà idolatrato e bei discorsi verranno sprecati… Ma forse tutti non sanno che i Soccorritori, come lo è stato Davide, si devono addestrare senza ricevere il corrispettivo salario. Ci rivolgiamo a lei sig. Prefetto,con la speranza di trovare un interlocutore dello Stato, capace di comprendere che le nostre richieste sono volte per migliorare (o perlomeno mantenere) un servizio adeguato per la cittadinanza.

Il territorio provinciale di nostra competenza,presenta una conformazione tale,che rende necessario uno spostamento ingente di uomini e mezzi,dovendo coprire anche l’Isola D’Elba. Ogni turno lavorativo,dal Comando di Livorno partono uomini e mezzi per coprire il servizio in tutta la provincia, assicurando una rotazione del personale su tre sedi distaccate: Cecina , Piombino, Elba; come del resto lei saprà .Tutto ciò comporta una spesa, anche dovuta al fatto di carenza di personale tali per cui non riusciamo neanche a rispettare le piante organiche Ministeriali previste. Ricordo che le ultime manovre finanziarie hanno ridotto al 50% il turn over e attualmente abbiamo una età media sulle partenze di circa 43anni! !I dirigenti locali ,si trovano quindi a gestire una situazione anomala, che ha portato ad avere sul territorio alcuni colleghi, con qualifica diversa da quella prevista dalla pianta organica, che sono stati dislocati presso sedi disagiate,per sostituire le mancanze, tutto ovviamente a costo dei lavoratori.

Tali spostamenti, vengono effettuati con autovetture obsolete, con età che supera anche 10 anni! Premetto che tali autovetture vengono aggiustate, per le parti consentite dalle normative, da personale operativo, che dovrebbe fare soccorso. Quanto tempo si può o dobbiamo andare avanti cosi? Nel comando provinciale, sono presenti lavoratori precari o occasionali, che vengono inseriti nelle squadre di soccorso,dopo un corso base di 120 ore. Questi lavoratori, in seguito dovrebbero effettuare attività formativa e addestramento professionale, come previsto dalle vigenti leggi in materia,che vengano quasi sempre disattese. Anche gli operatori permanenti non riescano più ad avere un adeguato modulo formativo/addestrativi , che sommato alla età sempre più alta,incide pesantemente nella sicurezza sia personale che operativa.

Abbiamo dei mezzi adibiti a “colonna mobile regionale”che hanno più di 20anni, e il più delle volte si guastano durante il tragitto e non arrivano a destinazione,limitando il dispositivo del soccorso. Gli stessi mezzi,sono allestiti dai soliti operatori del soccorso, all’interno del Comando,arrangiandosi con materiali recuperati da automezzi dimessi! Noi non possiamo fare di più!Le chiedo: perché i nostri Dirigenti locali devono tagliare il già tagliato,ma non possano promuovere azioni,volte al miglioramento delle condizioni finanziarie del Comando stesso?La politica non può solamente togliere,deve anche promuovere iniziative che investono per il futuro. Soltanto così si può vedere un po’ di futuro. I Vigili Del Fuoco, si meritano un futuro nello Stato Italiano,ce lo siamo guadagnato con abnegazione ogni qualvolta siamo stati chiamati per le nostre competenze,come dimostrano l’affetto e la stima di tutti i contribuenti di questo paese.

Con rispetto, per la carica che lei rappresenta, porgo distinti saluti.

Per la FPCGIL UILPA VVF FNS CISL

Massimo Bacci

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