Il candidato Pd lo propongo io. Eccolo qui

Gentilissima redazione, avrei una candidatura da far valere, e quanto mai opportunamente dato il momento, in vista delle elezioni a Sindaco della nostra città. Visto e considerato il fuggi fuggi dalla candidatura, giacche’ apparentemente nessuno finora ha accettato di rischiare di battere una musata, oltretutto assai costosa sotto il profilo delle spese di campagna elettorale visti i tempi e viste le poche rimanenti imprese sul territorio disposte a finanziarla, considerato lo scarso numero di persone rimanenti da interpellare tra le papabili a Livorno e Provincia malgrado si sia tentato di chiederlo a tutti, dalle cariche istituzionali, alle cariche di Partito, alle personalità della scienza, fino alle soubrettes di X-factor mi dicono, ho identificato finalmente il personaggio giusto da proporre. Egli vive in Rwanda, ma è nato da genitori di Collesalvetti ( Provincia di Livorno! ) parla poco Italiano ma identifica con estrema chiarezza alcuni vocaboli Livornesi e li ripete correttamente ( buona con l’accento sulla ‘’o’’ riferito alla mamma degli altri, tor-ta-di-ce-ci con l’accento sulla ‘’e’’, intercala certe asserzioni con un ‘’déh’’ ben pronunciato senza cadere nel fiorentino ‘’dèh’’ ) e con certezza ha sciacquato le ( come dire?…) in mare, davanti alla terrazza Masacagni almeno 1 volta prima di emigrare. Fa il conZigliere di sottogoverno alle politiche d’aggressione Rwandese verso il Congo, ha pratica di gestione delle risorse umane ( sempre in Congo ) sa come gestire le crisi (in Congo) ed ha espresso la volontà di rivedere Livorno, perché gli andrebbe di bersi uno o due ponci alla barba de’ contribuenti che lo voteranno. Vorrebbe anche imparare il modo di vivere sena fare un tubo, cosa che ai Livornesi è andata sempre bene, tanto poi dopopranzo si va tutti al mare. Non cito il nome perché avrete di sicuro capito chi è il personaggio illustre e notissimo del quale sto scrivendo; maaaannnche non lo cito, prudentemente, perché non ha ancora fatto outing sul proprio schieramento interno al PD, al quale non mancherà di iscriversi, magari dopo il voto; non ha ancora detto cioè di essersi già schierato tra i Renziani e si teme che sia rimasto imprudentemente tra gli ‘’altri’’, pochi in verità ma felici di essere accomunati dal non essere Renziani; nel segreto della stanze buie l’ho sentito pure riconoscere come un ex-Guevariano, quando l’hanno visto insieme a un giocatore del Livorno fine anni ‘50. Credo che mi spenderò per Lui, e se vorrà accettare la candidatura che porgo saremo almeno in 3-400 a votarlo; numero che, dati i tempi, forzerebbe la mano alla maggioranza e al consiglio tutto !

Salvatore Favati

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