Pd, Quarta Fase si smarca: far politica non è vivacchiare, ma proposta

Il momento congressuale dovrebbe essere un’occasione per evidenziare ciò che si è fatto e ciò che si dovrà fare. E’ un momento in cui il partito dovrebbe interrogarsi su quali strategie future intraprendere per dare un senso al far politica che non sia solo il frutto di un vivacchiare,ma una proposta che indichi la strada del miglioramento che riesca a dare delle concrete risposte alle necessità ed alle priorità che i cittadini stanno vivendo con drammatico disagio.

Tutto questo non stà succedendo. Stiamo assistendo purtroppo all’ennesima conta, ove primeggiano i maneggiatori di tessere e non le proposte politiche di cui ad oggi non vi è traccia, mentre la città stà assistendo, disinteressata, ad una querelle che allontana sempre di più la politica dai cittadini.

Per questi motivi Quarta Fase non intende adeguarsi a tale situazione, riservandosi di sostenere quel candidato che sarà portatore di una proposta che sia in netta discontinuità con il passato, e che preveda il superamento dei conservatorismi, la sfida dell’innovazione, del cambiamento realistico e radicale, il lottare per qualcosa e non contro qualcuno, un nuovo patto generazionale come rapporto di solidarietà tra giovani e meno giovani perché i fattori di disagio e disuguaglianza vengano finalmente superati.

Per Quarta Fase

Ugo Boirivant

 

Riproduzione riservata ©