Pd: “Aamps, non facciamo diventare drammatica una situazione già preoccupante”

IL PD vuole esprimere tutta la propria preoccupazione per l’attuale situazione di AAMPS. La mancata approvazione del bilancio getta grandi ombre sulla situazione dell’azienda e sul futuro del servizio e dei lavoratori, oltre che sulla solidità dei conti del Comune che in un modo o in un altro verrà chiamato a ripianare tali perdite. In una situazione difficile come quella di AAMPS abbiamo visto succedersi irresponsabilmente diversi manager scelti dal Sindaco che hanno presto mostrato tutta la loro inadeguatezza. Prima di Di Gennaro prontamente rimosso dopo pochi mesi, poi Marzovilla, scelto con lo specifico compito, mai eseguito, di redigere un piano industriale, infine Iacomelli, ma anche l’attuale Presidente che dopo avere visto bocciare, dal Socio Unico che lo ha scelto, il bilancio precedentemente approvato dal CdA da lui presieduto è ben poco saldo al comando.  Il piano industriale più volte annunciato ancora latita, l’unica notizia certa che la promessa del M5S di fermare il termovalorizzatore sarà disattesa e che si vorrebbe finanziare con l’imposizione fiscale investimenti dall’incerto equilibrio economico e dalla difficile realizzazione.  Fin qua l’unica vera scelta del M5S è stata quella di scaricare su tutti i cittadini, tramite l’aumento della Tari, quanto dichiarato inesigibile. Inoltre ci domandiamo se davvero l’Azienda abbia intrapreso tutte le iniziative necessarie per evitare che ulteriori crediti divengano presto inesigibili provocando ulteriori aumenti della tariffa.

La situazione dell’Azienda, già di per sè complessa, diverrà definitivamente drammatica se si sceglierà di intraprendere una strada che porti Aamps fuori dalla riorganizzazione regionale in tema di rifiuti. L’ingresso in Reti Ambiente, indipendentemente   da quella che sarà la sua composizione societaria, resta l’unica  via per la realizzazione di economie di  scala che permettano un miglioramento del servizio offerto ai cittadini e una riduzione delle tariffe.  Annullare come annunciato la delibera consiliare con cui veniva stabilita l’adesione del Comune di Livorno al processo di costituzione di Reti Ambiente (151/2011) produrrebbe l’isolamento di Livorno all’interno dell’Ato Costa e avvierebbe l’Azienda verso il default.
Pd Livorno

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