Le dichiarazioni di Berlusconi sono fuori dal mondo

Non sono mai stato iscritto al “berlusconismo” e nemmeno all’ “antiberlusconismo” : mi ritengo quindi libero da pregiudizi nel rilevare come l’esternazione ,anticipata dall’abile Vespa e riferita al suo ultimo libro in uscita a giorni,di Berlusconi secondo la quale i suoi figli si sentirebbero come gli ebrei sotto il nazismo, appare veramente insulsa, fuori di luogo e inutilmente offensiva.

In attesa di smentite e immancabili “sono stato frainteso” e rivendicazioni d’amicizia varie, e’ fastidioso il solo dover far rilevare per la sua ovvietà , senza entrare nel merito delle vicende giudiziare del personaggio e delle indubbie ricadute familiari, come non possa sussitere alcun paragone tra la situazione della famiglia Berlusconi e chi si sia trovato, o viva ancor oggi, perseguitato da qualsivoglia regime. La persecuzione razziale antiebraica (razzista) ebbe poi anche l’ulteriore tragica e odiosa caratteristica di non rivolgersi contro “nemici” o “contendenti”, cosa comunque non accettabile per chi sposi basilari principi di democrazia liberale, ma verso esseri umani che, ovunque si trovassero sotto l’influenza nazifascista, erano “rei” di appartenere ad un credo religioso che compiacenti e squallidi “scienzati” asserviti cercarono anche di connotare, per giustificare l’oppressione, in termini di “razza”.

Singolare poi, ove non letto freudianamente, l’aver “dimenticato” che per cercare situazioni di oppressione e persecuzione razziale (razzista) Berlusconi sia dovuto arrivare sino in Germania : la storia italiana gli avrebbe dovuto già dare diversi spunti, ma vallo spiegare a qualche nostalgico che ancora frequenta il berlusconismo e secondo il quale le leggi razziali (razziste) del Duce furono tutto sommato teoria e non pratica persecuzione divenuta poi complice diretta del nazismo.

Gadi Polacco

 

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