La tassa sulle barche colpisce la cultura di Livorno

Giovedi scorso e’ stata trattata in seconda commissione una mia interpellanza intesa ad ottenere la sospensiva delle procedure di riscossione della Tia avviate da AAMPS nei confronti dei tanti circoli nautici presenti sui fossi. E’ stata una discussione interessante e fortemente partecipata dai commissari e capigruppo presenti, tutti concordi, almeno a parole, sulla necessità di fare chiarezza su questa delicata problematica. Continuo a ritenere che il provvedimento deciso dall’Azienda sia stato incongruo, improvvido e non sufficientemente supportato dalla vigente normativa , con una giurisprudenza non univoca e soprattutto afferente fattispecie nettamente diverse da quella in esame ed auspico che il Comune, che io ritengo in base all’interpretazione delle parole di Nebbiai, sia stato preso completamente alla sprovvista da questa impopolare iniziativa , abbia la sensibilità di stoppare la determina di AAMPS, presa in totale e singolare autonomia. Al di la delle norme, ripeto contraddittorie, e dell’imponente cifra richiesta,si viene a colpire la storia, la cultura , le tradizioni di Livorno con un provvedimento esoso ed ingiustificato che il popolo delle barchette non merita e soprattutto non e’ nelle condizioni di fronteggiare. Se entro dieci giorni, come promesso dall’assessore al bilancio , non no avrò risposta alcuna , io chiederò che venga discussa e votata una mia mozione finalizzata alla sospensione del procedimento in atto ed e’ chiaro che pretenderò una definitiva determinazione della problematica prima della tornata elettorale. Non voglio assistere ad una ripetizione della tragicomica vicenda degli annessi agricoli. Non lo voglio io e credo neppure le migliaia di cittadini proprietari delle tante modeste unità da diporto stazionanti nei fossi.

 Bruno Tamburini consigliere comunale Pdl

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