Gli Amici di Fabrizio Barca: le nostre 10 domande a Ruggeri

In relazione alle prossime elezioni amministrative, il gruppo degli “Amici livornesi di Fabrizio Barca – La Traversata” ha inteso caratterizzarsi, fin dallo scorso gennaio, sul piano dei contenuti, elaborando proposte, interventi ecc., per contribuire al dibattito pubblico sul futuro della nostra città. Questa è la nostra idea di una elezione amministrativa: una seria e vera discussione sul futuro. La vecchia politica è la prevalenza della propaganda, degli slogan, delle chiacchiere. Abbiamo deciso di elaborare, pertanto, un documento (“Idee per il Buongoverno”), creare e animare il sito “La Traversata – Amici livornesi di Fabrizio Barca” http://cms.la-traversata-livorno.webnode.it/blog/ e di contribuire attivamente alle “Primarie delle idee” del Centro-sinistra http://primariedelleidee.livorno.it/ con maggiore impegno rispetto ad ogni altra formazione, con interventi e proposte. In questa fase, più vicina all’appuntamento elettorale, e alla luce del fatto che sono state formalizzate le candidature, abbiamo elaborato dieci domande su argomenti-chiave del futuro della città, anche per dare continuità all’impegno delle “Primarie delle idee”. Crediamo in una democrazia che non sia la “democrazia di un giorno ogni cinque anni”, ma l’impegno civico costante e disinteressato e, quindi, chiunque sarà il futuro sindaco, sarà per noi atteso alla prova ogni giorno e non nel 2019. Abbiamo ritenuto opportuno avviare un confronto diretto, su queste domande, che sono anche proposte, con Marco Ruggeri, candidato del centro-sinistra, l’area alla quale il nostro gruppo fa riferimento dal punto di vista culturale e ideale.
L’incontro avrà luogo il giorno 23 aprile alle ore 21 nella sede dell’Associazione “Amici dei Musei”, Scali Manzoni 49 a, Livorno.

1. Si impegna a proporre una nuova visione e un nuovo ruolo di Livorno, una città che non deve essere più confinata (come è stato fatto negli ultimi dieci anni) nel riduttivo e banale ruolo di “porta della Toscana”, ma che deve dimostrarsi capace di proporsi, in quanto seconda città della Toscana e centro urbano più importante della Toscana costiera, nella sua giusta dimensione politica ed economico-produttiva, rilanciando le attività manifatturiere, i servizi, le attività commerciali, le cultura in questa prospettiva e promuovendo una fuoriuscita dalla monocultura portuale verso una differenziazione economica?

2. La disoccupazione (soprattutto giovanile e femminile) è la prima emergenza per Livorno. Quali progetti concreti possono dare opportunità di lavoro ? Quali progetti possono contribuire a elevare la qualità della domanda di lavoro ?

3. La percentuale di abbandono scolastico a Livorno è la più alta della Toscana. Si impegna a fare del rientro da tale record negativo una priorità delle politiche scolastiche comunali?

4. Il turismo tra i comparti economici è quello in grado di creare un maggior numero di nuovi posti di lavoro a Livorno. Lei è disponibile a intraprendere una seria politica di sviluppo turistico, accantonando la superficialità, la marginalità, l’improvvisazione con cui questo tema è stato finora trattato? In particolare è disponibile a mettere in campo un piano di sviluppo turistico integrato realizzato con l’apporto di competenze qualificate, concernente la formazione degli operatori, lo sviluppo e la qualificazione delle strutture ricettive, i servizi e la cura della città, una attività di promozione idonea e coordinata, gli eventi culturali e spettacolari ?

5. La cultura come risorsa, è facile a dirsi, poi però mancano i finanziamenti e i sogni rimangono nel cassetto. Ha qualche idea concreta e innovativa per tradurre in pratica questa aspirazione di Livorno ad una riscoperta e valorizzazione delle sue potenzialità creative e culturali e delle sue tradizioni storiche ?

6. “Volumi a crescita zero” è lo slogan con cui molte città (compresa la Firenze di Matteo Renzi) hanno deciso una svolta nelle politiche urbanistiche: stop alla cementificazione, sviluppo delle ristrutturazioni e del recupero. Dopo un decennio di grandi promesse urbanistiche (nuovo PRG, nuovo Centro-quartiere San Martino- nuovo Ospedale, Porta a Mare, Ceschina, ecc) non mantenute e di piccole promesse di tante varianti, non annunciate ma fatte, anche lei è orientato alla scelta “Volumi a crescita zero”? Cosa pensa di offrire alla domanda di abitazioni per giovani coppie?

7. La difesa dell’ambiente e della salute non possono essere accantonati a causa della crisi economica. Lei è disponibile a rendere pubblici i dati epidemiologici riguardanti l’incidenza delle patologie respiratorie nel nostro territorio e ad analizzare senza pregiudizi l’eventuale impatto delle diverse fonti di inquinamento atmosferico?

8. Il federalismo fiscale e le nuove politiche fiscali statali spingono verso un ruolo sempre più marcato del Comune quale Ente gestore di proprie tasse o tariffe o di quote di esse. Lei è può assumere l’impegno circa la scelta strategica di assestare aliquote, detrazioni e margini del prelievo fiscale comunale sempre ai limiti più bassi possibile, per non gravare su una struttura socio-economica già provata? Si impegna inoltre a rivedere e semplificare la giungla delle contribuzioni ai costi dei servizi e delle graduatorie per l’accesso ai vari servizi del Welfare locale con l’obiettivo della maggiore equità e delle trasparenza?

9. La crisi della partecipazione non si affronta con le prediche o con i buoni principi, ma con scelte politiche coerenti col valore della partecipazione stessa. Dopo la brutta esperienza del referendum sulla localizzazione del nuovo Ospedale, in occasione del quale l’amministrazione e i partiti di maggioranza puntarono esplicitamente sull’assenteismo e non sulla partecipazione e il confronto di merito per andare avanti sulla strada già intrapresa, e finita l’esperienza delle Circoscrizioni, non ritiene sia giunto il momento di scelte nitide e innovative quali un nuovo regolamento dei referendum comunali senza quorum, ovvero validi sempre, a prescindere dal numero di votanti, allo scopo di premiare la partecipazione e non l’indifferenza, l’innovazione dei processi decisionali e dello stile di governo?

10. Se sarà eletto Sindaco, quale sarà il suo “stile o metodo di governo” ? Si impegnerà, per esempio, ad una seria riduzione dei costi della politica comunale attraverso non la solita banale storia delle auto blu, ma con scelte strutturali veramente innovative, come il contenimento del numero dei membri della Giunta a sei assessori (tre donne e tre uomini), in luogo del numero massimo di nove e a promuovere una revisione dei Regolamenti finalizzata a maggiore efficienza, produttività e, quindi, economicità dei costi relativi al funzionamento della stessa Giunta, del Consiglio e della struttura amministrativa? Si impegnerà ad effettuare nomine in Enti e Società solo a seguito di procedure di evidenza pubblica e premiando la competenza e non l’appartenenza politica? Si impegnerà a non fare annunci di opere, progetti e realizzazioni se non seguiti da modalità trasparenti di verifica di attuazione?

 

 

 

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