Cna: Ospedale, una emergenza non solo sanitaria per Livorno

“Se come cittadini non possiamo essere indifferenti riguardo al bisogno di avere nel presente e soprattutto nel futuro una sanità all’avanguardia in una struttura (qualunque sia) all’altezza delle necessità, tanto meno come associazione di categoria possiamo assistere in silenzio ad una situazione che poteva portare centinaia di milioni di euro ed anni di lavoro alla città di Livorno e che invece ad oggi vede la più totale paralisi sulla questione”: così il direttore della Cna Marco Valtriani interviene sul dibattito relativo alla mancata realizzazione del nuovo ospedale a Livorno.

Nel corso della gradita visita che il sindaco Nogarin fece alla Cna, esponemmo la nostra visione della cosa: la realizzazione di un nuovo ospedale in una nuova localizzazione avrebbe portato alla riqualificazione e riuso delle strutture esistenti con la realizzazione di un polo scolastico integrato d’avanguardia, con a catena la liberazione e riuso delle attuali sedi degli istituti, riconvertibili in interventi di edilizia agevolata. Il riuso dell’esistente era la vera chiave di volta per una nuova dinamicità cittadina. Un piano che traguardava non solo efficienza ed efficacia di una politica urbanistica locale, ma soprattutto anni di lavoro per le imprese livornesi: ricevemmo un no secco, e così è stato. Ma si parla di oltre un anno fa, un anno di lavoro perso per le aziende del settore e che non è nemmeno servito ad avere una alternativa concreta valida e soprattutto immediatamente cantierabile.

C’è amarezza anche nel considerare che per la prima volta una cordata con imprese locali era riuscita a candidarsi alla realizzazione del nuovo complesso, investendo anche in progettazione, e si trova ad oggi con un pugno di mosche.

Lo ripetiamo – conclude Valtriani – non ci compete entrare nel merito delle questioni sanitarie, ma ci spetta di sapere quale sviluppo urbanistico si intende dare alla città, sviluppo che non significa cementificazione o tre palazzine in più a Montenero (che al settore lasciano il tempo che trovano), ma la realizzazione di opere importanti che ammodernino veramente Livorno ed il suo vivere”.

 

Livorno, 23 settembre 2015

Riproduzione riservata ©