Alfonso compie 100 anni. Auguri ‘maresciallo’

Nuovo centenario livornese, Alfonso Sacchetta, che lunedì 22 luglio festeggia il suo centesimo compleanno. Il sindaco Alessandro Cosimi, a nome della città, gli invierà una scatola di dolci in segno di augurio.

Ecco il testo scritto dai suoi parenti per l’occasione

Livorno, città di centenari… Sarà il libeccio, che spazza via l’inquinamento, sarà il pesce, che mantiene giovani le arterie, ma Livorno avrà a giorni un altro centenario: è persona conosciuta in centro, abitandovi da circa 60 anni, anche se Alfonso Sacchetta, noto a tutti come il “maresciallo”, per il lavoro che ha svolto prima alla Vannucci, poi alla Pisacane, è nato a Pennabilli (già in provincia di Pesaro, adesso di Rimini) il 22 luglio 1913, pur se sulla carta d’identità è segnato il 23, perché a quel tempo il Comune registrava la data del giorno della denuncia della nascita. Rimasto senza padre da adolescente, il maggiore di quattro fratelli, partì militare nel 1936 per l’Etiopia, vivendo ad Addis Abeba fino allo scoppio della II guerra Mondiale. Al fronte col Sudan, ove si trovavano gli inglesi, fu catturato e portato come prigioniero in campo di concentramento in India, ove rimase fino alla fine della guerra. Rimasto nell’esercito, ha sposato a Ferrara Eleonora Locatelli, ostetrica, formando poi la famiglia a Livorno. Lei si è fatta conoscere per il suo lavoro in città ma è deceduta prematuramente, di quelle malattie che non perdonano, all’età di 65 anni. Vedovo dal 1985, ha sempre vissuto da solo, comunque coccolato dalla figlia Lucia e dal genero Massimo che vivono a Livorno, con frequenti soggiorni presso l’altro figlio Antonio, la nuora Flavia ed i nipoti Andrea, Davide e Marta, residenti a Conegliano. Amante della montagna, trascorrendo le estati in Sud Tirolo, è diventato cittadino onorario del comune di Val Senales: anche quest’anno progetta una gitarella…magari più vicina… Continua infatti a passeggiare, col suo bastone, adesso accompagnato da una signora, nella zona del centro, da via della Madonna ai portici di via Grande a piazza Cavallotti per il mercato o il pranzo in una nota trattoria di piazza Guerrazzi. Si è fatto voler bene per la sua comunicatività e semplicità, si mantiene lucido, legge il giornale, per cui sicuramente leggerà con piacere anche queste righe che gli dedichiamo: TANTI AUGURI!.

La sua ricetta di lunga vita: serenità interiore, ottimismo, nonostante le vicende vissute, fede gioiosa e non bacchettona e rispetto per tutti, di ogni razza e colore!

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